Serghej Potapenko

biografia
immagini
"Un artista come Potapenko cerca di opporsi alla violenza della realtà difendendo 
con appassionata ostinazione un suo mondo poetico fuori dal tempo, immerso 
nell'incanto dolce, affascinante e malinconico, di una dimensione mitica, 
favolistica, e nella liricità di un intimismo caratterizzato da suggestive 
valenze letterarie. Ma quello che è essenziale è che tutto questo si traduce 
direttamente, senza mediazioni intellettualistiche, in pittura, attraverso un 
linguaggio di singolare sensibilità e originalità.
E' una pittura densa, di impasti spessi e con colori caldi, che prende forma 
in un'atmosfera dominata da toni bruni e verdastri, azzurro-verdi e bianco 
lattiginoso, dove le figure, i volti e gli oggetti si presentano con una 
plasticità ben definita e, ma allo stesso tempo leggera e sospesa all'interno 
di uno spazio intenzionalmente senza profondità, senza accentuati scorci prospettici.
Ma la qualità pittorica di Potapenko nasce proprio dalla sua capacità di dipingere 
sia la fragile e malinconica grazia di un angelo caduto, sia la semplice e severa 
plasticità, bruna e lucente di tre pere, riconducendo il tutto all'interno di un 
unico e coerente mondo poetico."
Francesco Poli, 1994

La pittura di Serghej Potapenko introduce nella categoria della poeticità non scevra 
da velature melanconiche e talora anche tragiche: è la pittura dell’incipit di Wenders 
“quando il bambino era bambino..”) della difesa ostinata e appassionata di 
“un suo mondo poetico fuori dal tempo, immerso nell’incanto dolce..(F.Poli).
Meglio allora sospendere il giudizio ed entrare in punta di piedi tra pesci volanti, 
torri di Babele, angeli feriti, carte da gioco, tra marinai che riposano, re immoti 
ed il compleanno di Anna. 
Farà bene anche a noi dare consistenza ai pensieri.

Laura Marchiando Pacchiola, dicembre 1994
inoltre hanno scrittto di lui :

Luisa Perlo

Alanda Debenedetti
Mauro Comba testo pdf
Tiziana Conti
con il patrocinio dell'Associazione Russkij Mir di Torino

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