Alejandro Ventura
 

INAUGURAZIONE DOMENICA 2 APRILE 2017 ore 16,30

Mostra #piccolebambolecrescono
presso il Museo Civico Etnografico di Pinerolo.

Nell’ambito del programma DISEGNIAMO L’ARTE
l’associazione En Plein Air, nell’ottica di favorire la conoscenza dell’arte contemporanea
sul territorio su cui opera da anni, propone una suggestiva esposizione dedicata alla Bambola e le interpretazioni artistiche contemporanee di alcuni artisti

Presso lo spazio che ospita le bambole nei costumi delle diverse aree dell'arco alpino,
gli artisti invitati con freschezza, ironia  e anche audace contrapposizione allo stereotipo femminile, giocano e indagano sugli obiettivi dei messaggi da comunicare alle future generazioni.

artisti: Caterina Bruno, Antonella Casazza, Anna Maria Colace, Elisa Filomena,
Loredana Galante, Rosanna Giani, Laura Govoni,
Nadia Magnabosco, Elisa Regna, Alejandro Ventura, Sabina Villa.

 

 
Bambole d’autore, Musei Civici, dieci donne e un uomo al servizio di un progetto dal sapore
artistico e il retrogusto sociale.
Al Museo Etnografico di Pinerolo la collezione di bambole dai costumi tipici delle diverse
aree del territorio alpino, vedrà arricchirsi dal 2 al 30 di aprile di nuovi pezzi dagli
abiti insoliti.
Saranno le bambole di Caterina Bruno, Antonella Casazza, Anna Maria Colace, Loredana Galante, Rosanna Giani, Laura Govoni, Elisa Filomena, Nadia Magnabosco,
Elisa Regna, Sabina Villa e Alejandro Ventura,
a fare la loro comparsa sotto l’egida del Museo d’arte contemporanea
En Plein Air in occasione del Progetto “Disegniamo l’Arte”.

Nelle stanze dell’Etnografico le “belle senz’anima” per antonomasia sono svestite dalla
loro perfezione e restituite al pubblico senza filtri, in un originale approccio artistico,
in una genuina confessione di umanità.
Così una bambina bionda con scarpette rosse guarda tra le stelle l’immagine di sé.
Volti stilizzati bastano a presentare una multiformità di genere orientata verso i rapporti sociali. Abiti vuoti e fluttuanti tra foglie e fuoco richiamano alla violenza, ma anche a un ruolo.
E dove il rosso e il nero fanno tremare, il verde dà conforto, sa di buono.
Un bambolotto anni Sessanta dalla pelle tatuata lascia il posto alla verità, dietro una banale
e menzognera apparenza. Visi che invitano a sentire, percepire al di là di ogni vedere, al di là di un rimmel che copre lacrime, o di un rossetto che nasconde fragilità.

Esseri imperfetti che vestono simbolicamente una realtà fatta di speranze e di quotidianità.
Uno status, non solo esterno, che non vuole essere ombra priva di significato, ma proiettarsi
in una energica presa di coscienza di sé, dei propri desideri, a volte lasciandosi semplicemente andare alla brezza.
Acquerello, fotografia, disegno: diverse tecniche, diversi modi di vedere e sperimentare, per
superare l’immaginario comune e approdare in una modernità fatta di tatuaggi e cicatrici oltre lo strato epidermico, affondando fin nel substrato dell’anima.
Sono bambole vestite da donne quelle che in questa mostra si mettono a nudo emergendo da occhi pensierosi e capelli in disordine.
Che rompono con l’immagine di boccoli perfetti e il loro immobilismo stagnante.
Contro lo stereotipo di una società che vuole individui forti e impeccabili, lasciandosi piuttosto indagare e scoprire.
Spazio al significato, all’immaginazione, alla fantasia, per denunciare.
Per sognare.
Per vivere in un mondo in cui la donna sia teatro di meraviglia e non realtà destrutturata.

Arte che non vuole essere ammirata passivamente, ma vissuta.
Che assurge a messaggio, facendosi portatrice di educazione al rispetto; ove colori e forme
si fanno spazio in queste opere, come nelle mutevoli sfaccettature della vita:
verso l’ambiente, il prossimo, il diverso.

Una chiave di lettura, quella offerta da En Plein Air e il Museo Etnografico che apre le porte
alla storia di queste Valli; gli occhi ai visitatori che ne fruiranno, agli uomini e alle
donne che da questa esperienza ne trarranno non solo il ricordo di una domenica al museo,
ma uno spunto sul quale riflettere, una sensazione con la quale procedere nel cammino personale verso la scoperta di ciò che si è, si è stati e si vorrebbe essere, in primis interiormente. Ciascuna di noi è una bambola, lontana da uno scaffale, immersa nella vita. “En plein air”, come dentro le mura che abitiamo ogni giorno.

Piccole donne crescono… Piccole, ma diversamente e immensamente grandi.

Cinzia Pastore
 

          

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9 APRILE DISEGNIAMO L’ARTE edizione 2017
progetto dedicato ai bambini che coinvolge tutti i Musei pinerolesi .

l'associazione En Plein Air ospitata dal Museo Civico Etnografico di Pinerolo propone:
 
Disegniamo una bambola, crea un vestito che ti piacerebbe indossare:
liberamente ispirato alla collezione delle bambole e ai vestiti d’epoca.

a cura di Elena Privitera, Caterina Bruno

Sarà una raccolta di impressioni fermate sulla carta dai singoli artisti in erba realizzate con tecniche diverse che raccontano il viaggio nel tempo, una serie di suggestive tavole realizzate con diversi materiali   derivanti da un’immersione profonda nel passato.

Per l’attività didattica sulle bambole persona di riferimento :
 Elena Privitera cell. 333 4249372 epa@epa.it
CeSMAP 0121 794382 (lun-ven 9.30-12.30),
didatticacesmap@alice.it; Ufficio turistico 0121 795589
(mar-ven 9-13, sab 9-12 e 15-18, dom 10-13) info.pinerolo@turismotorino.org