FUTURE 2013

Erica Vagliengo


Se immaginassi per un momento di vestire i panni del futuro, vorrei essere Wonder Woman
(con un costume meno succinto, e disegnato da un’artista donna) per concedermi il lusso del tempo
non cronometrato, avendo sbrigato tutte le faccende giornaliere in un battibaleno, grazie ai miei
super poteri.

Non penserei solo a me, ma anche agli altri: darei vita alle stanze del futuro che innaffierei di
lavanda e aroma al caffè, porgendo agli ospiti vassoi di chantilly e limonata. In queste stanze dal
tempo dilatato, ognuno potrà ricaricarsi e focalizzarsi sul suo futuro, intercettare le energie
positive che girano nel mondo per lenire quel senso lacerante e sempre più frequente di inquietudine
e incertezza legate al presente. Le stanze sarebbero piene di colori (veicoli di emozioni e vibrazioni
subliminali, vitalità esclusiva, narrazione), di musica, arte, libri e belle maniere.

Qui sono banditi: egoismo, cattiverie, gelosie, violenza, nevrosi, cinismo, non meritocrazia,
chiusura verso l’altro, individualismo, maleducazione, dipendenze... ci sarà lo spazio per sognare
perché ”Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni”, come disse
Eleonor Roosevelt.

Io ci credo, di solito mi costruisco il futuro a occhi aperti, immaginando di voler arrivare a
un obiettivo preciso. Non ho idea della strada che percorrerò, ma sono certa che arriverò proprio
lì, dove avevo pensato.

Nelle stanze del futuro viene insegnato a riappropriarsi del presente, per essere meno schiavi del
futuro stesso, io vado a fare un giro… voi venite con me?

Erica Vagliengo (web journalist/blogger)

www.ericavagliengo.com

 

 

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