Marialuisa Tadei Il dormiente
Marialuisa Tadei__________Il dormiente 

Chi dorme piglia pesci
Nell’anno del colore abbiamo chiesto a Marialuisa Tadei una scultura intensamente bianca, un’opera del 2003. I
l dormiente, è un’opera scultorea, che gioca sottilmente con la materia, rendendola palpabilmente ambigua e, proprio questo 
gesto semplice, la ridefinisce concettualmente, spostandola dal dominio realistico-figurativo ad un universo leggero e onirico. 
Ieratico, il volto dell’uomo che dorme (ma perché non morto ?), ha gli occhi (ovviamente) chiusi rivolti a noi, o forse al cielo. 
Sprofondato nel suo piedistallo morbido il volto si (s)definisce nei tratti precisi valorizzandosi proprio attraverso la monocromaticitá. 
Bianco su bianco, non può che ravvivarsi l’ombra di Kazimir Malevic 1, per sfibrare subito nei codici poetici della Tadei, nel suo 
incedere libera attraverso le eredità del primo e secondo novecento rivitalizzando i poverismi2  di un nuovo humus. 
L’uomo e la natura, l’artificio e il vero… il discorso si incarna a metà strada, ponendosi immediatamente con l’urgenza di un gioco 
serio che fa del fare arte una pratica necessaria (prima di tutto per l’artista), utile ad agevolare altri discorsi altrimenti non praticabili. 
Ed è il regno della sensibilità, funambolicamente a metà strada tra il razionale e l’irrazionale, quello che emerge; è una narratività 
che sgorga, in questo caso, da una sola immagine (verrebbe da dire) solidamente morbida, che insiste proprio su questa ambiguità 
di fondo, per sollecitare e solleticare e i nostri pensieri. 
Estetica del sublime, con l’irriverenza tipica dei contemporanei, il suo lavoro si pone lungo traiettorie magiche che si nutrono di 
autentico stupore  conducendoci lungo strade nuove. 
La materia, smaterializzata nei suoi assunti di visibilità reale, pone un problema fondamentale per l’artista: reinventare il mondo 
(un mondo) per appropriarsi di un pensiero libero di navigare dentro a se stesso in cui noi possiamo che lasciarci accarezzare dalle 
sue onde se vogliamo partecipare realmente al gioco. 
Il gioco, si sa, è cosa seria per i bambini; e la modalità dell’apprendimento è al contempo la necessità di praticarlo per crescere, 
senza saperlo e al contempo sapendolo. Marialuisa sa farci giocare portandoci nei labirinti della sua immaginazione: sta a noi 
decidere se lasciarci catturare.
1 Kazimir Malevi? (1878 - 1935). Artista russo del XX secolo, pioniere dell'astrattismo geometrico e delle avanguardie russe. 
Studiò all'Accademia privata di Rerberg a Mosca. Nel 1931 fondò l’avanguardia artistica denominata Suprematismo.

2 Il riferimento è diretto agli artisti dell’Arte Povera e quindi, anche, all’esperienza diretta con Jannis Kounellis in Germania
Marco Filippa
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